
II. 1902

La copertina del secondo numero di “Novissima”, firmata da Antonio Rizzi, è in stile tipicamente liberty: forme bidimensionali ed un tripudio di motivi floreali e vegetali fanno da ornamenti decorativi a tre eleganti figure femminili con abiti e accessori impreziositi da dettagli in oro.
Trionfos!, l’articolo introduttivo, celebra il successo del primo numero e chiarisce alcune novità riguardanti la struttura del secondo: in primis la decisione di non riprodurre più quadri, ma di proporre unicamente illustrazioni appositamente create dagli artisti per la rivista. Pertanto è stato definito un comune tema di partenza ed ogni autore è stato invitato ad esprimere la propria arte e il proprio pensiero sull’argomento. La scelta per questo numero è ricaduta su una rubrica dedicata al Mare, inaugurata da un’illustrazione di Aleardo Terzi.

Il tema marino viene esplorato attraverso forme variegate: in un testo letterario in prosa Edmondo De Amicis dialoga direttamente con la voce del mare raccontando il proprio stato d’animo; Gabriele D’Annunzio nei versi Le ore – componimento poi andato a confluire all’interno dell’Alcyone con il titolo Le ore marine – celebra Ermione nel paesaggio marino della Versilia. Il mare è invocato sia come elemento ambientale, le onde, il vento, la brezza, la spiaggia, sia come dettaglio decorativo in forme animali, come le lische di pesce, i gabbiani e i granchi di Luigi Brunelli.
Una delle tavole grafiche di maggior impatto visivo è di Antonio Rizzi: una figura femminile nuda è adagiata sulla spiaggia mentre gioca con alcuni granchi. Il mare diventa in questa raffigurazione un elemento secondario, quasi impercettibile: è rappresentato sullo sfondo in un fascio di colore arancione nell’ora d’oro, al momento della discesa del sole all’orizzonte.

La seconda parte di questo numero della rivista è invece incentrato sul ricordo di Giuseppe Verdi, venuto a mancare nel gennaio del 1901. Edoardo De Fonseca gli dedica un commosso articolo intitolato Verdi è vivo accompagnato da una pagina decorativa di Antonio Rizzi che omaggia la memoria di Giuseppe Verdi con figure femminili dalle fattezze angeliche. Si segnala inoltre la pubblicazione su “Novissima” di una lettera inedita di Giuseppe Versi indirizzata al pittore Cesare De Sanctis, accanto la riproduzione di un pannello decorativo di Leonardo Bistolfi, La danza. [opera su seta che faceva parte di una serie di quattro pannelli presentati all’Esposizione Universale di Parigi nel 1900 e all’Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa moderna a Torino, nel 1902. I rimanenti tre pannelli, che raffigurano La Pittura, La Musica e La Lettura, compaiono nelle pagine seguenti].
