Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento la pubblicità si diffonde nelle riviste, sia in Italia che all’estero, come nuovo mezzo di comunicazione, assumendo al contempo sia una funzione commerciale sia artistica. Tra le pagine della rivista “Novissima” – una delle più raffinate pubblicazioni italiane dedicate all’arte della decorazione del libro – le pubblicità, realizzate da abili professionisti del Novecento, venivano solitamente collocate in chiusura di ogni fascicolo, separate da una velina e non a torto introdotte come “tavole di pubblicità artistica”.
Storicamente, in Italia, un passaggio importante per lo sviluppo della cartellonistica pubblicitaria fu l’inaugurazione, presso la casa editrice di pubblicazioni musicali Ricordi di Milano, di un’officina d’arte grafica, la cui direzione artistica, a partire dal 1889, venne affidata ad Adolfo Hohenstein. Tra i suoi allievi ci fu Leopoldo Metlicovitz, il quale disegnò il manifesto musicale per Madame Butterfly all’interno della sezione pubblicitaria di “Novissima” del 1904.